Lasciare lo stress a terra e dedicarsi al proprio corpo ed alla propria mente su una tavola, in mezzo al mare, senza cadere in acqua: per questo nasce il Sup Yoga, che permette di restare in equilibrio sulla superficie del mare e ritrovare la calma interiore.
Il sup yoga nasce dal sogno della californiana Sarah Tiefenthaler di trasformare l’oceano in un tappetino da yoga. Con il suo progetto Yogaqua ha messo a punto una serie di posizioni, sequenze e tecniche di respiro che si possono esercitare sulla tavola da stand up paddle. Il sup yoga viene praticato prevalentemente in mare, ma è diffuso anche nei laghi e, a mano a mano che la sua popolarità cresce, sempre più piscine offrono questi corsi. Le tavole da stand up paddle sono più stabili se ancorate, singolarmente o ad una piattaforma a forma di stella in cui l’istruttore mostra le posizioni al centro ai suoi allievi.
“La differenza maggiore tra una lezione in studio e una in mare si trova nel diverso grado di libertà”, sostiene Tiefenthaler, “appena si lascia la terraferma si possono abbandonare tutte le preoccupazioni ed i pensieri, galleggiando dolcemente sull’acqua. Il fisico è messo alla prova nella costante ricerca di equilibrio, rafforzando la muscolatura profonda. La mente si rilassa, lasciando a riva lo stress quotidiano, mentre il sole e la brezza marina deliziano la pelle. Infine non c’è nulla di più bello di abbandonarsi al movimento delle onde durante il rilassamento finale, stesi sul sup”.
La fatica per un’ora di lezione di yoga sul sup si stima sia doppia rispetto ad un ora svolta in palestra, ma i benefici la ripagano ampiamente. La muscolatura viene fortemente tonificata: poiché la tavola è instabile a causa del movimento del mare, si utilizza più forza, più concentrazione e soprattutto più equilibrio. I muscoli del core, in particolare, si rinforzano ed i benefici per addominali, glutei, gambe e braccia sono visibili già dopo le prime lezioni. La costante ricerca dell’equilibrio favorisce anche lo sviluppo della consapevolezza del proprio corpo. Oltre ai ben noti benefici del respiro yogico all’aria aperta, non va sottovalutato che l’esposizione al sole stimola la nostra produzione di vitamina D: si tratta di una disciplina che contribuisce al benessere a tutto tondo.