Il surf non è uno sport semplice da praticare. Accanto all’euforia che accompagna le sessioni migliori, ci sono giorni in cui si ha voglia di lanciare la tavola in fondo al garage e smettere per sempre. Quelle mattine che non mantengono le promesse delle previsioni meteo. Quelle onde troppo piccole. Quel vento troppo forte. Quella corrente che ti spinge via. Ma basta sedersi a guardare gli altri surfisti in acqua. Ne vedi uno che sale sulla tavola e cavalca una bella onda, lunga. Due manovre riuscite e l’adrenalina cresce. Esplode.
E in un attimo torna la voglia di prendere la tavola e remare fino a raggiungere il resto del gruppo. Un’amicizia fatta di sguardi, poche parole, qualche consiglio e gesti semplici, quella che nasce in acqua. Un legame che rende il surf un’esperienza unica.
Un legame cruciale anche e soprattutto nello sviluppo del surf femminile. Si sprigiona una grande forza quando le donne iniziano a surfare insieme. Un sentimento tribale di cameratismo che nasce dall’esperienza condivisa tra le onde. La Dott.ssa Johan Steidinger, nel suo libro “Sisterhood in Sport” spiega come il sentimento di sorellanza che si crea attraverso lo sport sia molto significativo, in quanto il cervello femminile da importanza alle connessioni emotive, all’empatia, alle intuizioni e alla collaborazione di gruppo. Il modo in cui le donne comunicano ed il linguaggio che usano le mettono in forte connessione e quando a ciò si unisce l’esperienza condivisa in acqua, si alimenta ulteriormente il sentimento di amicizia profonda con le altre surfiste. Non si tratta più soltanto di prendere onde, ma di farlo potendo contare sul supporto di altre donne.
Fino agli anni ’90 le ragazze che surfavano erano poche.
Ognuna di loro conosceva bene la sensazione di entrare in acqua circondata solo da surfisti maschi. Poi qualcosa è cambiato e sempre più donne hanno iniziato a mettere la paraffina alle proprie tavole e oggi ci sono spot in cui sono i ragazzi a sentirsi intimiditi quando un gruppo di surfiste si posizionano sulla line up.
Sembra essere un buon momento per le donne che praticano surf anche a livello agonistico, lo sport sta crescendo e anche l’interesse della World Surf League che negli ultimi anni ha aumentato il montepremi delle competizioni femminili ed ha aggiunto alcune location importanti al calendario del World Championship Tour femminile, permettendo alle surfiste di incrementare e mostrare le proprie abilità.
Oggi abbiamo il maggior numero di donne surfiste nella storia. Negli ultimi 20 anni tutte le attività inerenti il surf femminile hanno visto una forte ascesa: dai weekend di surf per sole ragazze, alle vacanza di surf&yoga, alle scuole o club con forte o prevalente presenza femminile. Tutto ciò permette alle donne di costruire relazioni, incrementare la propria forza mentale e fisica, la felicità e la sicurezza in se stesse.